Edoardo Weber, nato il 29 novembre 1889 e scomparso il 17 maggio 1945, è stato un ingegnere e imprenditore italiano, famoso per aver creato i carburatori Weber. La sua storia è un mix di genialità, passione per i motori e impegno nel mondo dell'automobilismo.
Origini e Formazione
Edoardo Weber nacque a Torino da un padre svizzero e una madre ebrea del Piemonte. Dopo aver conseguito una laurea in ingegneria meccanica presso l'Università degli Studi di Torino nel 1913, si trasferì a Bologna per lavorare per Fiat. Durante questo periodo, fu anche mentore di Amédée Gordini e si distinse come pilota, guidando una Fiat 501 al terzo posto in una gara al Mugello il 13 giugno 1920.
La Nascita del Carburatore Weber
Il desiderio di Weber di trovare una soluzione ai prezzi elevati della benzina lo portò alla creazione del primo carburatore Weber, un modello a doppio corpo montato su una conversione Fiat 501 progettata da lui stesso. Nel 1923, fondò la Fabbrica Italiana Carburatori Weber. Sotto la sua guida, l'azienda divenne fornitore di Fiat per auto prodotte in serie e di marchi prestigiosi come Alfa Romeo e Maserati per auto da corsa.
Impegno Politico e Riconoscimenti
Weber fu membro del Partito Fascista Italiano. Nel 1937 ricevette l'Ordine della Corona d'Italia e, nel 1943, l'Ordine al Merito del Lavoro.
La Scomparsa e l'Eredità
Dopo la liberazione di Bologna il 21 aprile 1945, Weber fu prelevato dal suo ufficio alla Fabbrica Italiana Carburatori Weber il 17 maggio dello stesso anno. Non fu più visto e si presume che sia stato giustiziato dal movimento di resistenza italiano. Dopo la sua scomparsa, Fiat assunse il controllo dell'azienda nel 1952. A Bologna, nella Certosa, si trova una tomba vuota con il suo nome. La sua vedova, Anna, scrisse una biografia su di lui nel 1972.
Conclusione
La storia di Edoardo Weber è un esempio di come passione, ingegno e dedizione possano portare alla creazione di prodotti rivoluzionari. I carburatori Weber sono ancora oggi sinonimo di qualità e prestazioni nel mondo dell'automobilismo.